Molte delle creme, degli unguenti, dei cosmetici e dei prodotti da bagno – nonché supplementi vitaminici e dietetici – oggi in commercio non hanno una chiara certificazione di provenienza delle sostanze base e, in agricoltura, si fa largo uso di sostanze chimiche potenzialmente tossiche e non controllate.
Nell’ultimo ventennio si è andata sempre più affermando la relazione tra alterazioni epigenetiche nella vita intrauterina e nei primi due anni di vita (i cosiddetti millegiorni) e la predisposizione a patologie dismetaboliche, cardiovascolari e oncologiche nell’adulto.
In particolare, i tossici chimici e i disruttori endocrini veicolati attraverso ciò che mangiamo e ciò che assorbiamo durante la gravidanza vengono trasmessi al feto in dosi tali da provocare alterazioni epigenetiche che si ripercuotono non tanto nell’immediata vita post-natale ma, molto più avanti, in età adulta.
Pertanto, durante quel periodo è particolarmente importante utilizzare, nella cura della madre e del neonato, sostanze altamente certificate nella filiera di produzione e, soprattutto, prodotti assolutamente scevri da inquinamenti ambientali.
Il gruppo di lavoro del Dipartimento di Chimica Farmaceutica dell’Università di Perugia, coordinato dai professori Sardella e Cossignani, ha analizzato diversi tipi di oliextravergine di oliva, evidenziando che un olio prodotto prevalentemente nella zona di Spoleto (Giro dei Condotti) ha componenti antiossidanti e chimiche molto più concentrate rispetto a oli di altra provenienza, anche di altre regioni, con caratteristiche di tipo pressoché farmaceutico, soprattutto nell’azione promovente il sistema immunitario, anti-ossidativo e anti-infiammatorio dell’organismo umano.
Inoltre il Centro di Medicina Perinatale e della Riproduzione, riconosciuto centro autonomo di ricerca che insiste nel Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgiche dell’Università di Perugia, ha una serie di Unità Operative, coordinate da esperti del settore, che hanno messo a disposizione il loro know-how per la formulazione del prodotto base, la certificazione della filiera produttiva, l’eticità della ricerca, la organizzazione degli studi clinici per validarne la sicurezza e l’efficacia, nonché l’elaborazione di messaggi educazionali, di promozione e di supporto alla diffusione della linea Millegiorni.